Marzo 31, 2025

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Chi ha inventato il caffè e dov’è nato? Le origini e la storia


La domanda “chi ha inventato il caffè?” non ha una risposta univoca, poiché la sua scoperta è il frutto di un lungo processo di diffusione e trasformazione che si è svolto su diversi continenti, ma possiamo comunque tracciare i principali passaggi storici che hanno portato alla nascita e alla diffusione di questa bevanda. Cosa ha reso il caffè la bevanda più amata e consumata al mondo? Dove nasce il caffè e qual è la sua storia? La sua origine si intreccia con miti, leggende e veri e propri episodi storici. Sebbene oggi lo si assapori come parte integrante della nostra routine quotidiana, le origini del caffè sono ancora oggetto di studio e dibattito.

Le origini del caffè e dove nasce la bevanda più amata al mondo

La prima leggenda legata alla scoperta del caffè affonda le radici in Etiopia, dove secondo un racconto etiope, il pastore Kaldi scoprì per caso le proprietà stimolanti del caffè intorno al IX secolo. Si racconta che Kaldi, notando che le sue capre diventavano particolarmente vivaci dopo aver mangiato i frutti di una particolare pianta, decise di assaggiarli anche lui. In seguito a questa scoperta, il monaco di un vicino monastero iniziò a preparare una bevanda a base di questi frutti, la quale lo aiutava a non dormire durante le lunghe ore di preghiera notturna. La leggenda vuole che il monaco diffondesse la ricetta tra i suoi confratelli, dando così origine alla bevanda che oggi conosciamo come caffè. Le origini certe del caffè risalgono comunque nella regione di Kaffa, in Etiopia, da dove poi si diffuse fino ad arrivare a noi. Grazie a queste origini che oggi possiamo gustare le migliori miscele di caffè. L’evoluzione del caffè nella storia è tale da permetterci di apprezzare oggi i caffè in grani da macinare e anche le specialità di caffè monorigine.

chi ha inventato il caffè

La diffusione del caffè nel mondo islamico dalla nascita ad oggi

La vera diffusione del caffè come bevanda avvenne però nel mondo arabo, tra il XV e il XVI secolo. Durante questo periodo, l’Arabia Saudita e l’Impero Ottomano giocarono un ruolo fondamentale nel rendere il caffè popolare in tutto il Medio Oriente. Fu nella parte meridionale della penisola Araba, quella che attualmente corrisponde allo Yemen, che il caffè venne coltivato su larga scala per la prima volta. I monaci sufi, che utilizzavano il caffè per rimanere svegli durante le preghiere, furono probabilmente i primi a preparare la bevanda come la conosciamo oggi.

A partire dal XV secolo, il caffè cominciò a essere servito nelle case e nelle moschee di città come Mecca e Medina, dove furono aperti i primi “qahveh khaneh” (caffetterie), luoghi di ritrovo che divennero centri culturali e sociali. Il caffè si diffuse poi in tutto l’Impero Ottomano e da lì a Venezia, dove giunse nel 1600 grazie ai commercianti e ai diplomatici veneziani.

L’arrivo del caffè in Europa e la nascita delle caffetterie

Il caffè arrivò in Europa nel XVII secolo, grazie soprattutto ai contatti commerciali con l’Oriente. La prima caffetteria europea fu aperta a Venezia nel 1645, ma fu a Londra che si verificò una vera e propria esplosione del fenomeno. Nel 1652, venne aperta la prima caffetteria inglese, che divenne subito un luogo di ritrovo per discussioni politiche, culturali e scientifiche. Le caffetterie londinesi furono anche chiamate “scuole dei filosofi” per il loro ruolo nell’alimentare il dibattito intellettuale e lo scambio di idee. Il caffè, tuttavia, continuò a fare il suo ingresso anche in altre capitali europee, come a Parigi dove il piacere di sorseggiare un caffè divenne parte della cultura urbana grazie al regno di Luigi XV.

Dalle origini del caffè alla colonizzazione

Con l’espansione delle rotte commerciali europee nel XVIII secolo, il caffè cominciò a essere coltivato sotto forma di piantagioni, in svariate aree tropicali, come il Brasile, le isole dei Caraibi e l’Asia sud-orientale. Il commercio del caffè, attraverso le compagnie coloniali, divenne uno degli aspetti più importanti dell’economia imperialistiche, portando la pianta a essere coltivata su vasta scala in paesi come il Brasile, la Colombia e il Vietnam. Il caffè divenne così uno dei prodotti più importanti del commercio mondiale, generando un’intera industria che non solo coinvolge la coltivazione, ma anche la torrefazione, la distribuzione e il consumo.

Non si può attribuire con precisione la scoperta del caffè a una singola persona, poiché la sua storia è il risultato di numerose sperimentazioni e innovazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. Dalla leggenda del pastore Kaldi in Etiopia, alla sua diffusione nel mondo islamico, fino all’arrivo in Europa e alla creazione delle prime caffetterie, il caffè ha attraversato numerosi continenti, evolvendosi e diventando un simbolo di convivialità, socializzazione e scambio culturale. Oggi, con oltre due miliardi di tazze consumate ogni giorno in tutto il mondo, il caffè rappresenta una bevanda che unisce milioni di persone, pur avendo radici antiche e storie affascinanti che continuano a ispirare nuove generazioni.