Settembre 19, 2025

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Kopi Luwak: storia e dibattito del caffè più famoso (discusso) al mondo


Il Kopi Luwak, spesso definito come il caffè più costoso e raro al mondo, è una delle bevande che più hanno fatto parlare di sé negli ultimi decenni. La sua fama nasce da una storia curiosa, da un processo di produzione unico nel suo genere e da un’aura di esclusività che lo ha reso oggetto del desiderio di collezionisti e appassionati.

Ma accanto al fascino, questo caffè ha attirato anche critiche e polemiche, soprattutto per quanto riguarda l’etica della sua produzione. Per questo motivo, anche noi di CaffèLab abbiamo deciso di non proporlo più nel nostro catalogo.

Kopi Luwak

La storia e l’origine del Kopi Luwak

Il termine Kopi Luwak nasce in Indonesia: “kopi” significa caffè e “luwak” è il nome locale dello zibetto delle palme, un piccolo animale simile a una mangusta.

La tradizione racconta che i contadini indonesiani, durante l’epoca coloniale olandese, scoprirono che i chicchi di caffè ingeriti e successivamente espulsi dallo zibetto avevano un sapore diverso, più morbido e meno amaro. Questo perché i chicchi, passando attraverso l’apparato digerente dell’animale, subiscono una fermentazione naturale che modifica la loro composizione chimica.

Così nacque il Kopi Luwak, un caffè raro e dalle caratteristiche aromatiche particolari, che nel tempo è diventato un simbolo di lusso e curiosità gastronomica.

Kopi Luwak: perché è così famoso (e costoso)?

Il Kopi Luwak è diventato noto a livello mondiale grazie anche a film, documentari e programmi TV che lo hanno presentato come un prodotto esclusivo, con prezzi che possono arrivare a centinaia di euro al chilo.

La sua unicità deriva da due fattori:

  • La rarità del processo produttivo: raccogliere i chicchi espulsi dallo zibetto in natura è difficile e limitato.
  • Il gusto particolare: in tazza il Kopi Luwak risulta meno amaro, con note morbide e cioccolatose.

Le critiche e i problemi etici

Con la crescente domanda internazionale, però, la produzione naturale non è stata più sufficiente. Molti produttori hanno iniziato a tenere gli zibetti in gabbia, alimentandoli forzatamente con ciliegie di caffè per aumentare la resa.

Questo ha portato a diverse problematiche:

  • Benessere animale compromesso, con condizioni spesso crudeli e innaturali.
  • Qualità discutibile, perché l’alimentazione forzata non rispetta la selezione naturale che avviene quando l’animale sceglie spontaneamente i frutti più maturi.
  • Critiche da associazioni animaliste e da parte della comunità Specialty Coffee, che sottolineano l’assenza di sostenibilità e trasparenza in gran parte della filiera.

zibetto delle palme

La nostra scelta: perché non vendiamo più Kopi Luwak

Per anni abbiamo proposto il Kopi Luwak nel nostro catalogo, scegliendo esclusivamente Kopi Luwak proveniente da zibetti che vivono liberi nel loro habitat naturale, senza alcun tipo di allevamento o costrizione. Tuttavia, con il tempo abbiamo constatato come il mercato sia diventato sempre più difficile da controllare e come i rischi di sostenere produzioni non etiche siano elevatissimi.

Per questo motivo abbiamo scelto di non proporre più il Kopi Luwak su CaffèLab.
Preferiamo puntare su caffè specialty e su filiere trasparenti, sostenibili e rispettose, che possano offrire esperienze di degustazione uniche senza compromettere l’etica e il rispetto per la natura.

Il Kopi Luwak rimane un capitolo affascinante nella storia del caffè, un prodotto che ha contribuito a incuriosire milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, crediamo che il futuro del caffè stia nella qualità, nella sostenibilità e nella trasparenza.

È per questo che abbiamo deciso di fare una scelta chiara: niente più Kopi Luwak nel nostro catalogo, ma soltanto miscele di caffè che possano rappresentare con orgoglio i valori di passione e rispetto che ci guidano ogni giorno.