Per riuscire ad apprezzare interamente le caratteristiche organolettiche di una tazza di caffè anche a casa, bisogna sapere conservarlo adeguatamente.
Il caffè inizia a perdere la sua freschezza già dopo la tostatura, ma in particolar modo dopo la macinatura. I fattori responsabili che determinano l’accelerazione di questo processo sono: aria, umidità, calore e luce. Per questo consigliamo sempre di consumare il caffè nel minore tempo possibile. Suggeriamo di acquistare quantità di caffè proporzionate all’uso che si pensa di effettuare nelle 2-3 settimane successive.
Per mantenere il più alto grado di freschezza e sapore per il maggior tempo possibile, il caffè dovrebbe essere mantenuto lontano dai fattori responsabili sopra elencati. In che modo? Conservandolo prima di tutto in contenitori ermetici (o nei propri pacchetti ben sigillati) e in luoghi freschi e asciutti. Importante è non conservali in barattoli di vetro in cui penetra la luce.
Ovviamente non dobbiamo riporre il caffè neanche a temperature troppo rigide e d’altra parte anche i luoghi troppo umidi non sono adatti al suo corretto mantenimento. La temperatura ideale si aggira infatti tra i 15° e i 25°, mentre l’umidità dovrebbe stazionare sempre sotto alla soglia del 50%.